Si sente spesso parlare di edilizia convenzionata vs edilizia libera, ma cosa significa?
Quali sono le differenze nella compravendita immobiliare?
L’edilizia convenzionata è una forma di edilizia popolare, che ha lo scopo di generare soluzioni abitative destinate a fasce di reddito basse o anche alle persone più giovani, quindi con minore disponibilità economica.
Qui il testo pubblicato da Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Lombardia
In questo caso, i comuni e le imprese di costruzione si accordano per realizzare e quindi immettere nel mercato, delle case a costi più bassi rispetto al mercato libero.
Come suggerisce il nome, l’edilizia convenzionata si caratterizza dalla presenza di una convenzione, stipulata per l’appunto fra i costruttori e il comune, per realizzare immobili che solitamente sono dislocati in terreni pubblici (ma anche privati soggetti a espropriazione).
La differenza con l’edilizia sovvenzionata, è che in questa forma lo stato si fa totalmente carico della costruzione degli alloggi, per poi assegnarli a persone che rispondono ai requisiti di specifici bandi.
Cosa vuol dire immobile convenzionato?
Un immobile convenzionato è quindi un immobile costruito mediante edilizia convenzionata.
Quando l’impresa costruttrice e il comune stipulano l’accordo, esso contiene dei vincoli precisi, tra cui spiccano
- prezzo di acquisto dell’immobile
- prezzo di vendita futuro dell’immobile (e anche di locazione)
- modalità e tempistiche per il termine dei lavori di costruzione
- altri vincoli variabili
Importante: la scelta dei vincoli del prezzo massimo di vendita dell’immobile o di locazione è esclusivamente appannaggio del comune.
Come comprare casa in edilizia convenzionata
L’acquisto di un immobile convenzionato chiede di rispettare i parametri che sono stati stabiliti all’interno della convenzione, ovvero di rispettare le restrizioni decise.
Tuttavia, il consiglio è di considerare il prezzo di vendita stabilito, perché delle volte l’acquisto di una casa in edilizia convenzionata può rappresentare una sorta di boomerang, se la si vuole vendere in futuro.
La vendita dell’immobile acquistato in edilizia convenzionata può infatti essere soggetta a vincoli stringenti.
Come vendere una casa convenzionata
Il contratto può, ad esempio, riguardare il limite temporale entro cui vendere e soprattutto il prezzo imposto dall’accordo di edilizia convenzionata, ma anche i requisiti che deve avere il nuovo acquirente.
I vincoli mirano ovviamente ad evitare fenomeni di speculazione, ovvero a casi in cui una casa acquistata in edilizia convenzionata venga venduta al valore del ‘mercato libero.
Il punto è che chi acquista la casa convenzionata può venderla a un prezzo inferiore o naturalmente pari di quello indicato nel contratto vincolante, ma mai superiore.
Quando vissuta nella realtà di tutti i giorni, questa situazione può essere spinosa. Ho riscontrato personalmente qualche settimana fa che nel mondo immobiliare c’è tanta confusione su questo tema e poca informazione di qualità.
Per questo, da sempre, opero a stretto contatto con il mio notaio di fiducia, per tutelare il più possibile i miei clienti e offrire loro un servizio completo e realmente utile alle loro esigenze.
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