Il trend di cercare casa in campagna o in aree a bassa densità di popolazione pare arrestarsi e, grazie alla campagna vaccinale, sembra che l’Italia stia tornando alla normalità in molti settori, immobiliare compreso.
L’allentamento delle misure di sicurezza sta infatti segnando l’inizio di un’auspicata era di rinascita, dove gli italiani chiusi da oltre un anno i mezzo a casa, abbandonano l’idea di isolarsi in posti ritenuti ‘più sicuri’ e ricominciano a cercare abitazioni nei centri cittadini, grandi città comprese.
In questi giorni si sta infatti assistendo a un ritorno di interesse per le case in città, segno che la campagna vaccinale e l’allentamento delle restrizioni stanno ricostruendo quel clima di normalità tanto sperato.
I dati arrivano dal portale Idealista, che ha analizzato la richiesta di abitazioni concentrandosi sui capoluoghi di provincia e sulle grandi città.
Le percentuali dimostrano un rinnovato interesse delle richieste immobiliari in città, che salgono al 35,6% rispetto al 34,1% di gennaio 2020. Sale anche di 4,7 punti l’aumento di interesse rispetto al mese più oscuro della pandemia, ovvero aprile 2020.
Il graduale ritorno alla normalità comincia quindi a invertire il trend di ‘fuga dalla città’ che in Italia si è visto a partire dai mesi primaverili del 2020 e che in alcuni paesi del mondo come in USA si è trasformato in una vera propria rincorsa ai quartieri green e ai sobborghi delle metropoli, con i prezzi ‘impazziti’ nel giro di pochi mesi in aree considerate fino a pochi giorni prima poco attraenti.
Milano, Roma e Prato le città in cui le persone ricominciano a cercare casa in centro
Il 2020 si era chiuso, secondo fonte dell’Agenzia delle Entrate, con un -7,7% dei volumi immobiliari e lo scenario attuale mostra un’Italia ancora divisa fra città in cui la richiesta sta crescendo moltissimo nei centri e altre in cui è stabile o addirittura in calo.
Per quanto riguarda l’interesse al cercare casa in città rispetto alla provincia, questo è cresciuto di un punto a Milano e Torino, di 0,8 punti a Bologna, Bari e Palermo e dello 0,3% a Firenze.
A Roma la più alta ricerca di case in città, il 66,2%, seguita da Prato con il 64,2% e Milano con il 63,7%. Per quanto riguarda Lodi, il portale Idealista riporta che una ricerca di abitazioni in città a maggio 2021 del 24,3%.
È importante considerare che Lodi è una città piccola in confronto a Milano e Roma, ma soprattutto con un tessuto extra urbano fatto di molti paesi e cittadine limitrofe, che ne sono il proseguo naturale.
Da maggio 2021 a gennaio 2021, le ricerche immobiliari a Lodi città sono diminuite del -4,5%, ma il confronto fra maggio 2021 e aprile 2021 fa ben sperare, perché mostra una diminuzione lieve del -1,4%.
Sebbene non si tratti di un dato eclatante, una riduzione così minima rivela che a Lodi, così come in Lombardia, le ricerche immobiliari stanno ricominciando anche in città.
Questo dimostra una rinnovata fiducia e il desiderio di un ritorno alla normalità, nonché la volontà di godersi tutto il territorio a disposizione, città comprese, lasciandosi finalmente alle spalle la pandemia e i suoi effetti collaterali.
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